martedì 23 marzo 2021

Com'è che era quel detto? chi è senza peccato...

Avevamo dieci anni quando incontrammo per la prima volta Don. Durante una messa nella piccolissima chiesa del paese, restammo stupiti per i suoi modi e da allora credo di aver guardato alla celebrazione con un occhio diverso. Don era un prete di frontiera, il prete dei drogati lo chiamavano quelli che mal sopportavano che avesse portato nella valle quei capelloni. A lui non importava, ed a colpi di versetti del Vangelo rispondeva agli scettici. Molti lo hanno paragonato a Don Gallo, per il suo modo schietto di parlare, per la sua fede ruvida e pratica, per come si occupava degli ultimi.

La sua tomba è semplice, come si usa da queste parti, una croce di legno nel cimitero del paese dove ha vissuto la maggior parte della vita, tra le persone a cui aveva dedicato il suo servizio. Niente ceri, niente fiori, a quelli ci penserà ogni anno la primavera.

2 commenti:

  1. ecco, mi riaffaccio dopo qualche giorno sul blog e quattro cavalli dorati e un prete sepolto sono il benvenuto:(

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    1. eh... mala tempora currunt, sed ...
      I cavalli comunque son tornati sani e salvi... :)

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