sabato 5 luglio 2025

Sia l'orologio da 300 euro che quello da 3000 segnano la stessa ora

Dunque... ho visto in rete l'intervista a una Tipa che vive in campagna, in una casa che si è costruita lei, recuperando cose edili in discarica, usando materiali naturali. Nell'insieme era una bella casetta con attorno alberi e prati.
Si è allestita un piccolo mondo in cui lo spreco viene ridotto al minimo e nel riuso riprende le vecchie tradizioni contadine in cui tutto diventa utile risorsa. I suoi vestiti erano semplici e di fibre naturali, nella casa c'era il necessario, mobili e suppellettili che rifuggono il superfluo, l'ostentazione. Potrei dire una vita francescana laica, ma non di penitenza.
Nell'intervista affermava di riuscire a vivere con 300/400 euro al mese, anche se non era ben chiaro quali fossero le sue reali spese. Non ho capito nemmeno come si guadagnasse da vivere, cioè che lavoro facesse per avere i 300/400 euro al mese che le occorrono; lei non è entrata nel merito, l'intervistatore non glielo ha chiesto, come fosse un dettaglio trascurabile, ma ha tenuto a precisare che non entra in un supermercato da anni, perché li considera trappole per far spendere soldi alle persone. Poi c'era tutto un discorso condivisibile sulla genuinità dei prodotti, sull'industria agroalimentare ed altre faccende.
Sembrava molto serena e soddisfatta della sua vita, compiaciuta di esserci riuscita e di poterlo raccontare. Ecco una cosa che mi ha colpito è che non stava cercando di convincere nessuno, semplicemente spiegava al giornalista il suo punto di vista e le convinzioni che l'avevano portata a quella scelta. Poi gli altri facciano un po' come preferiscono.
In effetti è difficile immaginarsi in una realtà simile per chi vive condizionato dalla vita cittadina, perché se c'è una cosa evidente è che in città le persone sono più suggestionabili, per quella faccenda che chiamano conformismo. Insomma secondo la Tipa i cittadini sono polli da spennare e le città sono delle trappole mangia tempo e soldi per polli.
Così mi sono subito sentito in trappola.