venerdì 30 maggio 2025

La verità è un desiderio oscuro

Anche così, con il Reverse Zoo, la faccenda ha del ridicolo, eppure spopola; quindi mi chiedo: ma quella gente non poteva starsene a casa, senza rompere il cazzo a nessuno? Che poi i leoni nemmeno possono mangiarseli a fine visita.

Tuttavia pare che agli esseri umani piaccia cacciarsi in situazioni patetiche. Recentemente alla fiera dell'antiquariato di Maastricht, é riapparso un dipinto di Klimt, intitolato: ritratto di un principe africano. Chi se l'è tenuto in soffitta per 80 anni, ora lo vende al prezzo di 15 milioni di euro.

La storia dietro questo quadro la trovo raccapricciante. Si tratta del ritratto di un principe, William Nii Nortey Dowuona, appartenente ad una tribù dell'odierno Ghana. Il dipinto venne realizzato nel 1897 quando a Vienna si tenne una mostra etnografica che si svolse in un giardino zoologico. 

In questi spazi venivano ospitate alcune popolazioni provenienti dalle colonie, ricreando i loro ambienti di vita. Della tribù Osu, alla quale apparteneva il principe, erano presenti 120 membri che potevano essere osservati dal pubblico in un villaggio tipico ricostruito artificialmente. Trovate poco etico tutto questo? eppure accadeva nella civilissima Europa delle monarchie. E voi accettereste di essere esposti allo zoo per mostrare come vive un italiano del XXI secolo?

venerdì 23 maggio 2025

Gli estremi rimedi ai mali estremi

Ovvero: (imbecilli che fanno cose)

Per far comprendere la questione faccio una precisazione; la Sopraelevata è una strada a 4 corsie, due per senso di marcia, che congiunge il quartiere della Foce (vicino al centro) al casello autostradale di Genova Ovest, lunga 6 km. Quindi è assimilabile ad un raccordo autostradale e per le sue caratteristiche è vietata ai pedoni, alle biciclette, ai ciclomotori, ai veicoli a braccia e a trazione animale ed ai mezzi pesanti.


Faccio questa premessa perché quasi ogni giorno, questa strada, che dovrebbe consentire di attraversare la città velocemente, viene bloccata dall'imbecille di turno, che pensa bene di ignorare i divieti e transitare ugualmente. Quindi  è un continuo di ciclisti, tir e pullman turistici che forzano i varchi, mandando in tilt il traffico cittadino. Tutto questo ha dei costi, anche elevati, di personale ed interventi di ripristino. Come si legge in vari articoli che sollevano il problema e chiedono soluzioni definitive.

«Coprire tutti i varchi, tutto il giorno, ha creato non pochi problemi: 24 agenti  erano destinati a questo servizio, risorse di cui l’amministrazione non dispone sul lungo periodo - ha spiegato Balleari - Abbiamo quindi disposto dei pattugliamenti sulla strada  stessa, che richiedevano però sempre l’ausilio di risorse di un certo tipo, anche se meno. Abbiamo quindi deciso di investire sui dissuasori, e su un progetto a lungo termine».

Ma tutto ciò non basta, l'ultimo genio della serie, un tipo in sedia a rotelle elettrica, ha pensato bene di imboccarla per dirigersi in centro evitando il traffico cittadino, ma di fatto creando un blocco ed un disagio notevolissimo, oltre ad aver messo a repentaglio la propria vita.

Conclusione:
le persone in deficit cognitivo sono in continuo esponenziale aumento, sia per il covid, sia per l'uso dei furbofoni che friggono l'intelletto, o per chissà quali altri oscuri motivi. Il risultato è che sarà comunque un costo ed un impatto che pagheremo tutti.

martedì 20 maggio 2025

Un popolo con la pancia piena non può diventare comunista

Diceva così Nelson Rockefeller e nel 1957 partecipa, affiancando la famiglia Caprotti e altri soci minori, con una quota decisiva all'apertura della prima catena di grande distribuzione aperta in Italia, la Supermarkets Italiani, oggi conosciuta come Esselunga.

Come Coordinatore degli Affari Interamericani, è convinto, (a buon titolo) di poter condizionare un paese politico attraverso l'economia, e chi meglio dell'Italietta democristiana degli anni '50 che aveva ancora le pezze al culo del dopoguerra e si stava affrancando dalla dittatura, per sottomettersi alla gestione USA. Da lì all'Italia del boom economico sarà un attimo.

Chissà se è per questo che in città si continuano ad aprire supermercati grandi marche e quasi contemporaneamente dal retropalco elettorale si sente dire che bisogna aiutare la piccola distribuzione, i negozi di quartiere, le botteghe artigianali che soccombono e chiudono, ma evidentemente sono troppo di sinistra per piacere alla politica economica cittadina.

L'opposizione non pare nemmeno percepire tutto ciò, davanti alle piccolezze di un supermercato c'è ben altro che bolle nel pentolone. Non ha tempo, impegnata com'è a proporre un programma politico di contrasto sul tipo: voi lo volete bianco? e allora NOI lo faremo rosso. 
Quindi inutile aspettarsi soluzioni creative, propositive, intelligenti perfino risolutive. Inutile aspettarsi soluzioni.

A farne le spese sono i cittadini, non tutti, ma sicuramente quella fetta di popolo che sopporterà l'impatto delle grandi opere. Dopo l'annuncio dell'adeguamento dei costi, ecco che l'inizio dei lavori del Ponte sullo Stretto, è prossimo. Quindi anche a Genova si predispongono le bandierine per lo skymetro e la funivia dei forti, la mega diga foranea già presenta difficoltà, ma poco importa, futtitinni. 
Sono super opere, così necessarie per il rilancio della città, da non dover chiedere. 
Talmente utili da non poter dire di NO
Perché son posti di lavoro, son palanche, immagine di una giunta che vuole proseguire dritta e dura nel compito che si è prefissata e che l'elettorato vuole sia.


Se poi nella lungimiranza qualcuno troverà magagne, opere inutili, costi imprevisti, impatti ambientali devastanti, manutenzione insostenibile, pazienza; l'importante è fare, che chi si ferma è perduto.

giovedì 15 maggio 2025

sabato 10 maggio 2025

La vita non è aspettare che passi il temporale, ma ballare sotto la pioggia

Nasceva oggi, Rosanna Benzi. Una leader, attivista e intellettuale, esempio di coraggio e determinazione. Il suo impegno sociale e politico ha lasciato un segno indelebile nella storia cittadina degli anni'80, dimostrando che la disabilità non è un limite alla partecipazione attiva alla vita sociale. Per l'epoca erano concetti inusuali e forse per alcuni pure scomodi. Rosanna ha vissuto 30 anni della sua vita in un polmone d'acciaio, una macchina che la aiutava a respirare.
Da lì ha fatto parlare di se, ed a Genova è diventata famosa, la sua storia ha avuto un grande impatto sull'opinione pubblica, contribuendo a creare una maggiore visibilità e sensibilità nei confronti delle persone fragili.

"Il Rumore del Silenzio" del 1974: è il suo libro più noto. Rosanna racconta la sua vita nel polmone d'acciaio, le difficoltà quotidiane, la lotta contro gli stereotipi da cui emerge la sua straordinaria forza d'animo. Affronta il tema della malattia non come limite, ma come condizione che stimola una profonda riflessione sulla vita, sulla società e sui diritti umani. Il libro non è solo una biografia, ma una potente denuncia delle barriere affrontate ogni giorno, un invito all'empatia e all'inclusione.

Scritto da Rosanna all'età di 26 anni, il libro è oggi considerato un testo fondamentale per comprendere le sfide e le opportunità legate alla disabilità, sottolineando con crudezza ed onestà le condizioni di vita e le difficoltà affrontate ogni giorno. 

Un'eredità che non è andata perduta con la sua morte, ma ha contribuito a creare una sensibilità ed una consapevolezza nell'associazione che ancora oggi prosegue il suo lavoro.

giovedì 1 maggio 2025

Lo Stato dà un posto, l'impresa privata un lavoro

Pare funzioni a questo modo:
sei bravo nel tuo lavoro, e ti danno una promozione, quindi una mansione di maggior responsabilità. 
La svolgi al meglio, ti impegni e quindi hai ancora una promozione; questo fino ad arrivare al culmine, in cui ti danno compiti che non sai fare, ed a quel punto diventi un dirigente incapace.
Ma a nessuno verrà mai in mente di rimuoverti da quell'incarico, al massimo potrai chiedere il trasferimento e proseguire le tue incapacità in qualsiasi altro settore.
Prima o poi, in tutte le cariche pubbliche per come sono strutturate, qualcuno arriverà a un posto di dirigenza senza averne le competenze o le capacità, ma solo per anzianità di servizio o per raccomandazione o perché è bravo a leccare i culi. Poi arriva il pensionamento e si salvano, lasciando il posto al prossimo incapace.
Dicono sia una regola base.