Nasceva oggi, Rosanna Benzi. Una leader, attivista e intellettuale, esempio di coraggio e determinazione. Il suo impegno sociale e politico ha lasciato un segno indelebile nella storia cittadina degli anni'80, dimostrando che la disabilità non è un limite alla partecipazione attiva alla vita sociale. Per l'epoca erano concetti inusuali e forse per alcuni pure scomodi. Rosanna ha vissuto 30 anni della sua vita in un polmone d'acciaio, una macchina che la aiutava a respirare.
Da lì ha fatto parlare di se, ed a Genova è diventata famosa, la sua storia ha avuto un grande impatto sull'opinione pubblica, contribuendo a creare una maggiore visibilità e sensibilità nei confronti delle persone fragili.
"Il Rumore del Silenzio" del 1974: è il suo libro più noto. Rosanna racconta la sua vita nel polmone d'acciaio, le difficoltà quotidiane, la lotta contro gli stereotipi da cui emerge la sua straordinaria forza d'animo. Affronta il tema della malattia non come limite, ma come condizione che stimola una profonda riflessione sulla vita, sulla società e sui diritti umani. Il libro non è solo una biografia, ma una potente denuncia delle barriere affrontate ogni giorno, un invito all'empatia e all'inclusione.
Scritto da Rosanna all'età di 26 anni, il libro è oggi considerato un testo fondamentale per comprendere le sfide e le opportunità legate alla disabilità, sottolineando con crudezza ed onestà le condizioni di vita e le difficoltà affrontate ogni giorno.
Un'eredità che non è andata perduta con la sua morte, ma ha contribuito a creare una sensibilità ed una consapevolezza nell'associazione che ancora oggi prosegue il suo lavoro.
Aveva un coraggio da leone. Era sempre in ordine, si truccava e amava la vita. A me è piaciuto il suo libro: Girotondo in una stanza. Era felice quando negli ultimi anni della sua vita, grazie a un congegno poteva anche fare qualche piccola uscita. Una donna eccezionale, che nonostante la disabilità ha anche saputo gestire la sua sessualità.
RispondiEliminanel settore è ancora oggi un esempio positivo
EliminaMe la ricordo, grande donna, la sua storia sembrava incredibile.
RispondiEliminaDovevano essere intitolate a lei strade in ogni città d'Italia!
i giornali del suo tempo le dedicavano ampio spazio
Eliminalargo ai coraggiosi :)
RispondiEliminaper loro c'è sempre posto
EliminaCiao TalentoPoe
Quando leggo inclusione l'orticaria sorge spontanea.
RispondiEliminain questo caso si tratta di disabilità motoria, quell'altra è abusata e spesso priva di significato
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