Questa storia inizia nel 1928 quando con un'eccezionale campagna archeologica furono recuperate dal fondo del lago di Nemi due navi romane costruite per l'imperatore Caligola. Il recupero fornì uno dei contributi più importanti alla conoscenza della tecnica navale, nonché un'impressionante quantità di reperti perfettamente conservati.
Le navi di Nemi erano degli elaborati "palazzi galleggianti" lunghe 70 metri e larghe 24, contenenti importanti quantità di marmo, pavimenti a mosaico, dotate di riscaldamento e impianti idraulici. Roba che per bellezza ed abilità tecnica, dopo la caduta dell'Impero, nessuno eguagliò per almeno un millennio.
In questa immagine della prima metà del '900 vengono ritratti i visitatori che sfilano con stupore guardando una delle due antiche navi dell'imperatore appena riportate alla luce.
Per la conservazione e l'esposizione degli oggetti e delle navi stesse, fu costruito appositamente un museo, per l'epoca una costruzione imponente, all'avanguardia nella tecnica del cemento armato.
Ma poi arrivò la guerra. Nel 1944 un incendio doloso durante la ritirata dei nazisti, le distrusse completamente, così scomparve il museo e una gran parte dei reperti in esso conservati. Quando nel 2012 passai per Nemi tutta la faccenda era già bella che finita, il mirabolante museo scomparso e le navi distrutte, i reperti migliori dispersi. Il merito di tutto questo lo dobbiamo ad una serie di predazioni conseguenti, ad opera degli italiani ma anche e soprattutto dei liberatori. Quindi se volete risparmiarvi una frigna evitate il nuovo museo (esposizione di ciò che rimane) delle navi di Nemi, dimenticate perfino la loro fantastica storia, immaginate per consolarvi, che le navi siano ancora perdute sul fondo del lago, sommerse dal fango e dall'oblio millenario che non conosce la follia umana.
Quando lavoravo in museo, veniva gente che ci provava...poi io sono un po'sprovveduta e non capivo alla prima.
RispondiEliminal'approccio culturale, già avevate qualcosa in comune
EliminaDi solito venivano in concomitanza con un noto mercatino delle mie parti
EliminaScusa, Mercatino d'antiquariato
Eliminaavevo sentito raccontare questa storia tanto tempo fa. a me sembrava una fiaba. infatti non sempre sono a lieto fine.
RispondiEliminabuon giorno
anche con il finale triste la trovo affascinante...
Eliminaindubbiamente lo è.
Eliminaciao
chissà quanta fatica per riportarle in superficie
RispondiEliminahanno vuotato il lago, pensa una cosa così oggi, gli ambientalisti diventerebbero verdi
EliminaCi vollero 4 anni per recuperare quelle splendide navi. Forse era meglio lasciarle sul fondo del lago e recuperarle in tempi di pace, con tecnologie avanzate per la loro conservazione. Sicuramente qualcuno in qualche villa, avrà i reperti rubati.
RispondiEliminaforse era il loro destino, scomparire nelle fiamme come quando vennero affondate
EliminaPurtroppo le guerre portano spesso alla distruzione di memorie incredibili come questa. Mi ricordo con grande tristezza i due Buddha di Bamiyan fatti saltare dai talebani. Anni fa c'ero passato davanti.
RispondiEliminaquelle distruzioni fecero scalpore, quasi quanto il bombardamento di Palmira
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