lunedì 27 febbraio 2023

Storie di cervelli in corto circuito

Follia collettiva in aumento, i numeri a mio avviso iniziano ad essere davvero preoccupanti, al punto che mi è sempre più difficile pensare al caso isolato.
Chi diceva che il Covid ci avrebbe cambiato, sicuramente non pensava che lo avrebbe fatto in peggio; in certi casi ha solo dato il colpo di grazia. Nel grande mucchio dello squilibrio collettivo ci metto un po' tutto. Quindi vado per gradi crescenti.

Al primo posto la sbadataggine, inserisco in questo gruppo abbastanza innocuo ma cospicuo, anche coloro che circolano perennemente connessi, deambulando come persi nel deserto, pronti per essere investiti. Per esempio sulla pagina FB del mio quartiere è un susseguirsi di post di persone che smarriscono/ritrovano le chiavi di casa, dell'auto, dello scooter, dimenticano la borsa sulla panchina, lo zainetto sull'autobus, lasciano il portafoglio sul bancone del bar, il cellulare alla cassa del supermercato, perdono anelli, braccialetti, sciarpe, cappelli, guanti. Un ottimo esempio di questa categoria sono i parigini, con i loro 600mq di oggetti smarriti.


Al secondo posto i comportamenti irrazionali, come quelli degli attivisti che hanno deciso di salvare il mondo lanciando zuppa di verdure sui quadri di Van Gogh
All'estero ci sono quelli che tagliano le gomme dei suv, e si esibiscono in boicottaggi irragionevoli, in cui trovo il sapore del dispetto e dell'invidia più che la sensibilizzazione per l'ambiente.
A seguire ci sono le aggressioni immotivate, per fortuna senza gravi conseguenze, il cui movente ha più attinenza con un T.S.O.

Al terzo posto ecco il vero problema, i comportamenti violenti, il pericolo per gli altri, come il pazzo che prende un coltello tra quelli in vendita al supermercato e uccide chi gli capita, oppure il carabiniere barricato in caserma che ammazza i colleghi, e poi il semplice cittadino che disturbato dai passanti si affaccia e li uccide. A sfogliare il web c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Quello che emerge è che siamo totalmente impreparati ad affrontare queste follie, e la lista dei comportamenti deviati è incredibilmente lunga. Sarà molto difficile prevederli o tornare indietro. Ne emerge un quadro preoccupante di disagio sociale, psicologico personale e collettivo, qualcosa che nemmeno le peggiori previsioni potevano immaginare.

E mi dico: se si ammazzassero tra di loro, a me fregacazzi, ma purtroppo coinvolgono anche quelli sani, e poco importa se la società tutta è chiamata ad intervenire, ad arginare o almeno a tentare di farlo. Sarà una lotta persa in partenza, altro che Don Quijote contro i mulini a vento.

6 commenti:

  1. e poi sarà sempre più difficile distinguere i sani, ma gli umani si abitueranno

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    1. i sani creeranno delle enclave esclusive e nel resto del mondo ci saranno i mortidifame

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  2. ... e dove mettiamo le ragazzine che prendono a colpi di forbice l'amica?...

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    1. piccoli criminali crescono, se già a 13 anni hanno problemi comportamentali

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  3. Siamo troppo viziati, è logico che appena qualcosa altera tutto ciò che diamo per scontato molta gente sbrocca. Questa è la spiegazione che mi sono data.

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    1. Stizza o capriccio, a volte mi chiedo anche io se certi comportamenti dipendano da quello.

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