- La morte non riguarda le persone che sono comunque morte, ma quelli che hanno la maledizione di rimanere senza di loro.
- E dopo che è passato abbastanza tempo, scopri che non sei più lo stesso.
L'elaborazione del lutto è cosa complessa, una faccenda personalissima che riserva sempre delle sorprese. Mentre chiacchiero percorrendo i bei viali di Staglieno, mi godo la compagnia di D. e il bel tempo di questo dolce novembre. Insomma momento malinconia, in cui mi racconta cose del suo vivere, ed io usanze ed aneddoti tramandati dai famigli, lei ascolta con bramosia ed interesse.
Non ho mai amato particolarmente le celebrazioni, ma quella dei defunti è forse l'unica a cui se ho voglia, mi dedico volentieri. Per quel senso di comune nostalgia che la permea, perché tutti abbiamo perduto una persona cara e forse nel pensiero della morte riusciamo pure ad essere meno stronzi del solito, oppure ci piace consolare gli altri semplicemente passeggiando in silenzio tra le tombe, magari con in testa il pensiero che è lì che si finisce, comunque, e quindi non serve a molto affannarsi, incazzarsi, recitare parti non nostre.
Poi qualcosa riemerge dal passato, rinverdisce ricordi assopiti e guardando una lapide D. sbotta:
- Eh sì, le casse da morto con le tasche non le fanno ancora.
Appena maggiorenne mi iscrissi alla Socrem e la chiesa mi scomunicò.
RispondiEliminaFu Paolo VI ad asserire che la cremazione non impedisce all'anima di salire al cielo. I miei familiari seguirono la mia decisione e quindi le miei radici, riposano nel tempio crematorio. Quando li vado a trovare sono accolta da una dolce musica, niente odore di ceri e la consapevolezza che nei loculi c'è la loro essenza. Torno a casa serena. Certamente certi epitaffi scritti sulle tombe non rispettano il comportamento che le persone hanno avuto in vita ma sai quando si muore diventano tutti perfetti!
la cremazione è di fatto un rito 'pagano' ma ultimamente si è diffusa, io la trovo una pratica salubre e poi le urne cinerarie hanno un loro fascino mistico. Il tempio crematorio che dici è una struttura ottocentesca ed è in alcune parti davvero molto elegante
Eliminamia mamma ci portava bambini a visitare i defunti che erano i suoi nonni in quanto i suoi genitori eran ancora in vita. Io non l'ho fatto con i miei figli così come non lo fece mio padre.
RispondiEliminache si trattasse di attività femminili?
è possibile, io ci andavo con mia nonna e poi con mia madre, lo stesso i miei cugini... a me piace girare la parte storica, anche se ultimamente ci sono troppi turisti che rovinano l'atmosfera
Eliminaricordo da piccolo le passeggiate nei viali di Staglieno, mia mamma e mio papà che mi raccontavano storie legate a parenti o quelle legate alle statue famose. Anche noi lo abbiamo fatto con la piccola, ricordare è importante. Staglieno un luogo da preservare
RispondiEliminati consiglio una delle visite guidate che organizza il Comune, sono fatte molto bene e si scoprono cose interessanti
EliminaIo non vengo una famiglia a vocazione cimiteriale, sono più io quella che ha il culto dei defunti. Mia mamma quando la porto al cimitero però non la finisce più di chiacchierare con la gente che incontra.
RispondiEliminacome dicevo nel post non ho amato molto questa pratica, ma recentemente ne scorgo un valore.. come di preservazione delle radici familiari; un sentimento che devo indagare meglio.
Eliminararo che vada al camposanto. di sicuro non in queste occasioni.
RispondiEliminami piace immaginare che i defunti se la godano come me :)
ciao
è bello andarci poco dopo, quando è ancora tutto fiorito e illuminato
Eliminanella mente e nel cuore.
Eliminabuon giorno
Affacciarsi sul mistero inquieta ma aiuta a vivere, paradossalmente. Non si vive se non si è consapevoli di morire.
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