giovedì 7 novembre 2024

I migliori alla fine se ne vanno sempre

Premetto che non ho seguito la maratona elettorale, principalmente perché non me ne frega un cazzo. Diciamolo, la vita dell'italiano medio non migliorerà se hanno eletto Donald al posto della Kamala. Sarebbe stata la prima donna alla CasaBianca. Ma anche così poco m'importava.
Invece importa molto ai politici degli Stati sudditi, il nostro Presidente ha tenuto a ripetere, caso nessuno lo avesse ancora capito, che l'Italia è un paese amico dell'America. Amicizia e collaborazione ha detto.
A me solo a sentirlo viene lo sconforto, sarà che Mattarella lo ritengo uno serio, anche se si è fatto rieleggere, lo stesso scoramento che mi prende quando vedo qualcuno che lecca troppi culi, anche inutilmente ed in modo spudorato.
Non dico che sia questione di orgoglio nazionale, oramai è chiaro che stiamo sempre più con le pezze al culo e (perdonatemi i paragoni) siamo più assimilabili ad un qualsiasi paese del terzo mondo che alle superpotenze europee, quelle che (pensano) di decidere le loro sorti.
Tuttavia sudditanza adesso si dice: amicizia e collaborazione.

Ma poi l'avete sentito come chiamano Trump certi media? il tycoon dicono. Lo dicevano già durante la campagna elettorale, e mi pareva una sonora presa per il culo, adesso dovrò sentire questo appellativo per altri 4 anni. Sempre che qualcuno non riesca a far centro prima. Se invece avessero eletto Kamala ci sarebbe stato tutto un remescio lessicale per decidere come sarebbe stato meglio definirla. Una cosa tipo Meloni. Insomma pare che il vero problema dei media italici sia chiamare le cose con la grammatica corretta, mica la sostanza.

In ogni caso mi sono informato e tycoon significa letteralmente: il magnate, il capitano d'industria.

Quindi se ci fossero dubbi sulle doti richieste ad un leader politico, e meglio ancora al presidente di una nazione che ci tiene tutti per le palle, ecco, spoiler, non sono le doti morali o la capacità diplomatica, come si legge in certi studi universitari
Ora serve più un magnate, che a me viene in mente un bravo venditore di pentole, oppure Zio Paperone, poi poco importa se ha precedenti penali, processi, condanne e prescrizioni... basta che faccia soldi.

Nel cercare in rete notiziole per questo post sono anche capitato sul discorso di Pericle agli ateniesi, roba vecchia di 2455 anni fa. Si parla di democrazia, ed altre fregnacce su cui ci siamo impigriti, ma a giudicare dai risultati direi che era tutta fuffa. Il meglio rimane la monarchia, un po' come in Spagna, che almeno hai qualcuno di riferimento a cui tirare il fango dopo aver perso tutto. 
Insomma: liberté - égalité - fraternité.

9 commenti:

  1. qui da nojos, orimai, il magnate nun abbasta più, se se te tanto bisogno de un carismatico che ariesca a distribuì dar nulla peni e pesci aggratiss pe' tutti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. con il debito pubblico che abbiamo più che un magnate ci serve un re Mida

      Elimina
  2. concordo in toto.
    incredibilmente :)
    ciao

    RispondiElimina
  3. Amici e alleati quando ci saranno basi militari italiane sul suolo degli SUA.
    Ipocrisia pura.
    A proposito: l'adozione scema di termini inglesi al posto di precisi ed esistenti vocaboli della lingua italiana è segno macroscopico di sudditanza, servilismo mentali. Il primo servilismo è quello lessicale, culturale.
    Lo stesso motivo per cui, le rare volte che la mattina accendo la radio, sul primo canale di Radio RAI, passano delle orribili canzoncine di pseudo artisti a stelle e strisce che, poverini, di milionate di dollari non ne han fatte abbastanza, deve contribuire pure la RAI trasmettendo il loro ciarpame.

    RispondiElimina

Il vostro parere...