Tormentoni estivi a parte, una cosa che ho notato in quasi tutte le interviste ai cittadini delle zone alluvionate è stato l'uso di una serie di frasi pronte, che quasi veniva da chiedersi se non si fossero fatti un corso preventivo per essere poi intervistati. E così:
- In tanti anni che vivo qui non ho mai visto una cosa del genere!
E quindi? Verrebbe da rispondere, e vedrai adesso quante volte riaccadrà. Almeno stando alle stime di chi di ambiente se ne capisce. Questo dovrebbe certificare l'eccezionalità del fenomeno e di conseguenza la sua non ripetitività nel breve tempo? Sarebbe come se dopo l'eruzione del Vesuvio qualcuno dicesse la stessa cosa, dimenticandosi magari che l'ultima eruzione è avvenuta nel 1944. Come se i tempi della natura si dovessero paragonare o confrontarsi a quelli umani. Tuttavia questo non autorizza a costruire sulle pendici del vulcano, e nemmeno in aree inondabili, verrebbe da aggiungere, ma qualcuno ha deciso che si può farlo, in aree a basso rischio, che vuol dire: in tanti anni che vivo qui, non ho mai... etc. etc. e magari ci scappano pochi morti e danni, perchè sono aree a basso rischio, così la cosa diventa accettabile, in cambio son soldi per gli speculatori ed i politici.
La ricerca della causa unica ed irripetibile e pure imprevedibile, cosa che fa molto molto comodo sottolineare a tutti gli amministratori dei territori, pare essere diventata la nuova frontiera di certa stampa di regime; testate pseudo giornalistiche che grondano qualunquismo e facili risposte, incolpando il primo che capita a tiro, i Verdi, le Nutrie, le bombe d'acqua, il cambiamento climatico.
Lo stesso stereotipato qualunquismo traspariva da alcune interviste circa la sparizione della bimba di Firenze, dove si calcava la telecamera sulla lacrima, dimenticando (volutamente) il contesto sociale di malaffare in cui tutta la faccenda gravita, a cominciare dall'occupazione abusiva dell'immobile per proseguire con i taglieggiatori che subaffittano locali non loro a 1000 euro al mese. E le istituzioni in tutto questo dove erano? Sono intervenute per la denuncia della madre della piccola, ma dove erano prima, mentre l'albergo veniva occupato? 54 persone con 19 minori, acqua e luce allacciate abusivamente, e nessuno ha detto mai nulla? 54 persone non passano certo inosservate. Insomma c'è tutta una retroguardia che fa capire come lo Stato, se ne fotte allegramente di gestire situazioni che sono tante piccole pentole a pressione a cui basta poco per far saltare il coperchio.
E lo stesso con l'ambiente, tornando all'Emilia la cosa interessante oltre la troppa informazione guidata per calcare l'indice su faccende poco risolvibili giuridicamente e materialmente, ma tanto adatte a sollevare l'indignazione verso qualcosa di intangibile ed effimero, al punto che questa nuova-ennesima-non ultima catastrofe produrrà lo stesso effetto di tutte le precedenti, qualche assembramento nelle aule giudiziarie, un po' di rimborsi-elemosina elargiti a cazzo di cane e poi si volta pagina.
Dubbi in merito? - toglieteveli qui -
Ecco un'altra frase fresca fresca, udita dal marito stamattina: Ma vuoi che nel 2023 debba venire un'alluvione?
RispondiEliminaCi credi ora che oltre al contenuto di case e cantine, sono andati perduti anche milioni di neuroni, come ho scritto su Facebook? O meglio, forse non erano presenti nemmeno prima.
Intanto oggi festeggiamo l'anniversario, è passato un mese. Il governo promette soldi, ma non nomina ancora un commissario. Bonaccini chiaramente non gli va bene solo perchè è del PD e, invece di darsi una mossa, si prende pure una settimana di sospensione dai lavori dopo la morte del noto puttaniere.
Bonaccini non va bene, certamente! ci vuole uno dei loro che possa dirottare i soldi (se mai ci saranno) verso le casse delle persone giuste, mica quelle dell'opposizione
Eliminaihihihihi
RispondiEliminae poi ce metti puro er link all'organo informativo
ma armeno tu quarche informazione ce provi a dalla.
NOI del partito degli under 70.000 renderemo obbligatorio l'aggiornamento catastale di tutti gli edifici che dovranno riportare il livello del mare a cui si trovano.
Vorrei proprio vede poi quando l'imprenditore se viene a lamentà se er capannone si è inondato. Ma potevi evità de comprallo o armeno pretendere che il piano terra fosse almeno rialzato di un paio de metri dal livello mare
dalle mie parti le alluvioni sono di casa, sarà perchè da sempre si è costruito a cazzo di cane, prima per ignoranza poi per colpevole tornaconto - sia come sia nessuno proporrà mai soluzioni a detrimento del privato
EliminaLa gente ignorante incolpa i Verdi per le alluvioni, ragionare con gli scemi è tempo perso.
RispondiEliminaA parte che le alluvioni venivano a che un tempo, negli archivi c'è scritto, ma sappiamo bene perché non facevano danni
alla base di tutto c'è l'ingordigia costruttiva e la visione predatoria del territorio, cosa che attraversa ogni partito indipendentemente dal colore
EliminaVivo vicino alla Terra di Nessuno che tu Genovese, conoscerai bene. Sono stati mandati via ma loro hanno di nuovo occupato. Hanno occupato anche la batteria militare di Granarolo e sono stati mandati via. Ma le zone rimangono incustodite e allo sbando per cui sono i cittadini a essere disturbati e a vivere in modo inadeguato. I giornalisti sono diventati cinici, fanno domande terribili, basta mandare in onda la trasmissione. Le leggi non sono messe in pratica, lo stato e i comuni non tutelano i cittadini onesti che pagano le tasse e rispettano le regole civili.
RispondiEliminaLe occupazioni abusive sono tollerate per incapacità d'intervento. Una per tutte il famoso Buridda.
EliminaCome scrissi a casa, potrei anche pensare che si sia trattato di un bilancio: antropizzare zone rischiose comporta piu' benefici che costi.
RispondiEliminaTuttavia non sono affatto sicuro che si tratti di bilanci, di ponderazioni, ma solo di un piegarsi al concetto - fetticcio di una crescita al di la' di ogni ragionevole limite.
crescita sempre e comunque - soldi e favori da raccogliere sul territorio - cosa tristemente vera ma difficile da far capire ai molti
Eliminauno per tutti Sallusti che invoca la cementificazione degli argini come soluzione, dimenticandosi che all'estero la tendenza è l'esatto opposto
Beh, la rossarcobalenga Emilia Romagna e' la prima regione in Italia per cementificazione in aree a rischio idrogeologico.
EliminaDirei che la demenza attraversa tutte le ideologie, e' un problema di cultura, prima che ideologico.