I nuovi martiri (?)

I dati sono chiari, in terapia intensiva c'è una presenza che va tra il 70-80% di non vaccinati, una mattanza che impegna gli ospedali, il personale medico e la pazienza di ricoverati sempre meno pazienti. Eppure mi dicevo, queste persone sono così coerenti con il loro "credo", da rischiare la vita, da emularsi pur di non cedere. Quanti saranno quelli che in camera caritatis avranno abiurato? E quanti non lo avranno fatto per orgoglio? Quanti di quei manifestanti del sabato pomeriggio resteranno dopo questa nuova ondata di contagi? 

Ma soprattutto quanti riusciranno ancora a guardarsi allo specchio consci non solo che il virus è una realtà, indipendentemente dal fatto che sia un prodotto da laboratorio o della natura matrigna, (un'evidenza che non ne cambia gli effetti), ma che il loro comportamento ha contribuito a causare altri morti, disagi e spese e la solita ricaduta negativa su un tessuto economico fragile già compromesso da altri comportamenti egoistici e poco lungimiranti.

Insomma... io non riesco a dolermi per queste persone, riesco invece a provare un intenso fastidio per certe affermazioni, per una teoria esibita con i modi discutibili di chi vuole aver ragione a prescindere, ma soprattutto tenta di imporre la propria decisione invocando una libertà che nei fatti è lesiva dell'incolumità altrui.

Ma tutta la questione ha un solo punto di confluenza, l'ingresso della camera mortuaria, vera livella delle ragioni di chiunque, vittoria per chi ne resta fuori e sconfitta per chi la varca.