Mentre l'agapanto prosegue la sua tenace fioritura nonostante sia ampiamente trascurato, il caldo ha fatto maturare i limoni, ce ne sono abbastanza per fare un paio di chili di marmellata e qualche litro di limoncello. Presto inizierò a scorrere ricette in cerca della combinazione perfetta, l'equilibrio tra limone e zucchero, tra alcool e spezie. Poi pentole, barattoli e bottiglie e tanto lavoro in cucina.
Leggo il libro che mi ha prestato Chiara, la storia di un gatto che credeva di non aver bisogno di nessuno e di un ragazzo che ha scelto di stare solo per paura di soffrire, tra loro nasce una curiosa amicizia... seguono complicazioni. Questa cosa mi risuona nelle ossa, direbbe lei, io resto scettico sullo stile degli scrittori giapponesi, sarà che dopo il finale del romanzo di Soseki, non ho letto altro.
In ogni caso la sto tirando lunga, non tanto perché non ci sia di meglio da leggere, ma perché credo sia uno di quei libri da gustare lentamente, a piccoli sorsi, magari rileggendo alcuni passaggi per poi restare sognante a guardare il paesaggio. Questo sempre in virtù del periodo testa-vuota che potrebbe protrarsi oltre la fine del mese.
Guarda questo bipede che ha pure la pretesa di sedersi al mio posto!
RispondiEliminaL'agapanto fa tutto da solo, come le peonia, le iris, la malvarosa e tante altre piante che intelligentemente ci considerano superflui.
RispondiEliminain effetti sono soddisfazioni senza impegno... associo anche anche il limone a questa tattica
Eliminaprova a spostare la sedia i gatti avvertono i nodi di hartmann e prediligono quelli 'nocivi' per gli esseri umani (magari ti sta dicendo qualcosa)
RispondiEliminain effetti.. ora che me lo fai notare anche l'altra adora quel punto
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