venerdì 14 novembre 2025

Bibliosmia ovvero: il profumo dei libri

Studiare in biblioteca aveva un suo fascino, ma all'epoca non lo sapevo. Mi piaceva il luogo e il profumo.
L'A.I. conferma: "i libri antichi si degradano nel tempo e rilasciano molecole aromatiche come il benzaldeide, che ha un profumo simile a quello della mandorla, la vanillina, che ricorda la vaniglia, l'etilbenzene e il toluene, che conferiscono una nota dolce, o il 2-etilesanolo, con un aroma leggermente floreale. C’è una molecola, il furfurolo, che aumenta la sua concentrazione nei libri quanto più sono vecchi. Anche questa molecola ha un odore di mandorla, ed è più abbondante nelle pagine fatte di cotone o lino piuttosto che in quelle di cellulosa. Viene usata per datare l’età dei libri".

Questo profumo unico ed irripetibile non è solo un miraggio olfattivo dei bibliofili.

Gli arredi della sala lignea sono stati trasferiti e rimescolati nella nuova sede della biblioteca civica, sala di rappresentanza per mostre e conferenze.

Ci sono stato, con grandi aspettative di memorie e malinconie. L'odore non era lo stesso, non saprei cos'è cambiato, forse hanno spolverato, cambiato i prodotti detergenti, insomma una delusione, una magia che non si ripete.

1 commento:

  1. ci vorrà qualche annetto per ristabilire il profumo, adesso è tutto sterilizzato

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