lunedì 11 agosto 2025

Non è tutto oro quello che cade dagli alberi

 A quanto pare la nuova frontiera dell'arredo urbano è segnata. Quando leggo queste notizie un piccolo barlume di speranza nasce, anche se poi per diretta conseguenza vorrei espatriare immediatamente. Quindi inizio subito a fare paragoni con il mio quotidiano e mi dolgo di essere in Liguria e penso perfino di stare vivendo in una nazione che non mi appartiene ed a cui non appartengo, o magari vivo in un'epoca che non corrisponde alle mie aspettative e quindi mi sento avulso da ogni contesto a prescindere. O peggio mi trovo per mio dispetto su un pianeta ostile. Avete mai questa sensazione?

Per farla breve, mentre a Parigi viene inaugurata la foresta urbana, prima di una serie di interventi a misura di cittadino, che prevedono la trasformazione delle piazze in boschi urbani, zone capaci di contrastare il riscaldamento della città dovuto ai cambiamenti climatici, regalando ai cittadini zone fresche e gradevoli in cui poter passeggiare.



Noi qui in città inauguriamo il deserto urbano, uno dei tanti costosissimi interventi di trasformazione di una piazza in una piastra di asfalto e cemento in cui friggere d'estate e seccare d'inverno. Zone ostili, fastidiose perfino da attraversare, con un design cimiteriale che ha immediatamente sollevato polemiche.

Ed è proprio qui che si avverte la distanza 'mentale' da fuga dei cervelli, da spreco del denaro pubblico, da elefante che partorisce un topo. Ci meritiamo tutto questo?

9 commenti:

  1. ma voila, il tutto porterà anche la firma di un artista, un archi come minimo

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  2. A Roma specialisti in cementificazione di aree apparentemente destinate al passeggio urbano, e in qualche piazza di quelle già esistenti piantano, a volte, alberelli che si suicidano un mese dopo..

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    1. A Roma dai video di Gualtieri parrebbe si facciano cose buone... il restauro delle fontane, nuove piazze pedonali, etc. Pure il recupero di aree verdi già esistenti. Manca tuttavia la 'vera' cultura del verde, che è ancora visto e gestito come prezzemolo su un arrosto di asfalto e cemento.

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    1. oramai è una tradizione consolidata... che schifo!

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  4. Tutte le volte che passo da quel luogo, cerco di girare il più possibile lontano da quella bruttura. Una volta esistevano i vezzi architettonici, ora solo schifezze. Povera Genova!

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    1. ultimamente mi chiedo se ci sia ancora una zona del centro storico in cui sia piacevole sostare... sempre che non siano le sedie dei bar e dei ristoranti che hanno sostituito le panchine...

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  5. Di recente Rosa Canina è stata a Siviglia ed ha trovato una città molto verde. Questo smentisce una scusa dei betonofili italici secondo i quali "non ci può essere verde come nelle città del nord e centro Europa perché là piove di più".
    Una delle ennesime cazzate che maschera una profonda ostilità per il verde. Sulla
    Legge Arborea scrissi tempo addietro.
    Nel capoluogo di questa regione, in piazza Maggiore, hanno mezzo alcune dozzine di alberini cotton-fioc, anch'essi in vaso.
    Sarebbe un teatro comico, invece è realtà.

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