lunedì 25 agosto 2025

Il formaggio gratis si trova solo nelle trappole per topi (*)


Dare cibo agli animali direttamente dalla mano, (come si vede nel video), invece di utilizzare una ciotola o un'area designata, è un'azione che vedo fare spesso. Ma perché se ne sente il bisogno?

Per capirlo ho tracciato un profilo psicologico chiedendo aiuto alla chat GPT.

Pare che in psicologia, questo atteggiamento sia associato a dinamiche emotive di controllo e potere. Quindi siamo nuovamente davanti all'essere umano padrone del mondo. Le conseguenze negative di questa onnipotenza le vediamo ogni giorno.
L'atto di nutrire dalla mano implica una maggiore interazione fisica, illudendo ad una maggior vicinanza con la natura e gli animali, ma come spesso accade è l'ennesimo inganno di interazioni distorte; sintomo di un senso di solitudine o mancanza di legami.
In alcuni casi, spero pochi, questo comportamento può nascondere il bisogno di sentirsi l'unico dispensatore di cibo e genera un senso di potere. Altro segnale di problemi relazionali. 

A volte l'atto di dare il cibo dalla mano è guidato da una visione romantica e idealizzata della natura e degli animali. Si può credere di stabilire un rapporto speciale, ignorando il fatto che si sta alterando il comportamento naturale dell'animale.  in mancanza di relazioni umane soddisfacenti. Questa cosa si capisce bene nell'ultimo video. 
Andando con ordine ecco alcuni possibili tratti di Personalità, individuati dalla chat GPT:

Narcisismo: In alcuni casi, l'atto può derivare da un desiderio di essere ammirati o visti come persone speciali che hanno un legame particolare con gli animali.

Impulsività: La decisione di dare il cibo dalla mano può essere frutto di un'azione impulsiva, senza considerare le conseguenze per l'animale e per sé stessi.

Incapacità di Stabilire Confini: L'incapacità di rispettare le distanze e i confini con gli animali può riflettere una difficoltà nel farlo anche con le persone. E quindi ci sono i tratti di una persona invadente.

Non sempre è un comportamento negativo: in alcuni casi, questo atto può derivare da un genuino amore per gli animali e da un desiderio di connettersi con la natura. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle possibili conseguenze negative per gli animali e per l'ecosistema.

In questo video invece, l'avere tanti amici come scritto nella descrizione, è percepito come una forma di validazione personale, un segno di accettazione e affetto, anche se effimero. Questo può rafforzare l'autostima, soprattutto in persone che hanno una bassa opinione di sé.

Personalmente credo che gli animali 'selvatici' vadano lasciati in pace, perché noi esseri umani gli abbiamo già rotto le balle a sufficienza.


(*) Secondo la Manchester Metropolitan University, il formaggio non rientrerebbe tra i cibi più 'appetitosi' per topi. Anzi, dalle loro ricerche emerge che gli esemplari di topi studiati prediligono cibi dolci e ricchi di zuccheri, compresi frutta e cereali.

lunedì 11 agosto 2025

Non è tutto oro quello che cade dagli alberi

 A quanto pare la nuova frontiera dell'arredo urbano è segnata. Quando leggo queste notizie un piccolo barlume di speranza nasce, anche se poi per diretta conseguenza vorrei espatriare immediatamente. Quindi inizio subito a fare paragoni con il mio quotidiano e mi dolgo di essere in Liguria e penso perfino di stare vivendo in una nazione che non mi appartiene ed a cui non appartengo, o magari vivo in un'epoca che non corrisponde alle mie aspettative e quindi mi sento avulso da ogni contesto a prescindere. O peggio mi trovo per mio dispetto su un pianeta ostile. Avete mai questa sensazione?

Per farla breve, mentre a Parigi viene inaugurata la foresta urbana, prima di una serie di interventi a misura di cittadino, che prevedono la trasformazione delle piazze in boschi urbani, zone capaci di contrastare il riscaldamento della città dovuto ai cambiamenti climatici, regalando ai cittadini zone fresche e gradevoli in cui poter passeggiare.



Noi qui in città inauguriamo il deserto urbano, uno dei tanti costosissimi interventi di trasformazione di una piazza in una piastra di asfalto e cemento in cui friggere d'estate e seccare d'inverno. Zone ostili, fastidiose perfino da attraversare, con un design cimiteriale che ha immediatamente sollevato polemiche.

Ed è proprio qui che si avverte la distanza 'mentale' da fuga dei cervelli, da spreco del denaro pubblico, da elefante che partorisce un topo. Ci meritiamo tutto questo?

lunedì 4 agosto 2025

La maledizione di Norma Jeane

Marilyn Monroe: (+ 4 agosto 1962), Brentwood, Los Angeles. Ebbe una relazione con JFK e Robert F. Kennedy.
Sulla morte di Marilyn sorsero molte ipotesi: omicidio ad opera della mafia e dei servizi segreti.

John F. Kennedy: (+ 1963), assassinato a Dallas. L'omicidio è stato attribuito ufficialmente a Lee Harvey Oswald, ma le teorie di complotto sull'evento sono ampie e varie. Aveva una relazione sentimentale con Marilyn Monroe.

Lee Harvey Oswald: (+ 1963) Presunto assassino di JFK, fu a sua volta ucciso da Jack Ruby due giorni dopo l'assassinio del Presidente.

Dorothy Kilgallen: (+ 1965) Giornalista investigativa e amica di Marilyn, stava indagando sulla sua morte e sul coinvolgimento dei Kennedy. La sua morte per una combinazione di alcol e barbiturici è stata dichiarata accidentale, ma anche in questo caso non mancano speculazioni e dubbi.

Jack Ruby: (+ 1967) Uccise Lee Harvey Oswald accusato di aver ucciso JFK. Morì in carcere per un'embolia polmonare. Anche in questo caso sono sorte delle teorie complottistiche.

David Ferrie: (+ 1967) Pilota di aerei e accusato nella cospirazione per l'assassinio di JFK, collegato a Lee Harvey Oswald. La sua morte per emorragia cerebrale fu dichiarata naturale, ma le circostanze sono state messe in dubbio.

Robert F. Kennedy: (+ 1968), fratello di JFK. Morì in seguito a un attentato all'indomani della sua vittoria nelle elezioni primarie di California e Dakota del Sud. Aveva una relazione sentimentale con Marilyn Monroe.

Martin Luther King: ( + 1968),  Memphis. Morì in seguito a un attentato.
Sia JFK che MLK sfidavano il potere costituito con le loro politiche (diritti civili, disgelo con l'Unione Sovietica nel caso di Kennedy) e con la loro attività di attivismo (lotta per i diritti civili nel caso di King). In quel periodo storico, questi gruppi reazionari e suprematisti bianchi erano molto attivi e influenti.

Sia Lee Harvey Oswald (assassino di JFK) che James Earl Ray (assassino di MLK) erano figure complesse e con un passato ambiguo, che avrebbero potuto essere manovrate o indotte da gruppi più potenti a commettere gli omicidi. C'erano dubbi sulla capacità di entrambi di agire ed organizzare da soli omicidi del genere.