mercoledì 3 aprile 2024

La persona intelligente risolve il problema, la persona saggia lo evita

Sono in un bar nella zona della stazione ferroviaria, assieme alla collega, per una pausa pranzo quieta prima di tornarcene a casa. L'orario è tranquillo e nessuno ha fretta, nemmeno noi che ci vogliamo rilassare dopo una mattinata impegnativa. Tutto fila ma poi... entra un extracomunitario, il barista lo guarda in tralice, senza salutare si butta su una sedia, posando sul tavolino la coperta lercia. Indossa delle ciabatte, un paio di jeans stracciati (che adesso vanno di moda) e una felpa con sopra un giubbotto imbottito, ma nell'insieme ha gli stessi capi dei pischelli che circolano in tuta da ginnastica. Siccome non è messo benissimo alcuni clienti si scansano, lui si siede allungando le gambe nel passaggio verso il bancone e resta lì a guardarsi attorno per un buon quarto d'ora; poi stimolato dalla cameriera sbotta:

Vino! - e indica un punto del tavolo dove probabilmente desidera sia posato il bicchiere.

La ragazza chiede: bianco o rosso? - richiesta legittima che tuttavia appare immediatamente fuori luogo, se non ironica.

Lui ci pensa e risolve: vianco!

Mentre aspetta inizia a pulirsi tra le dita dei piedi con le mani, in modo distratto. Da dietro al banco viene aperta una bottiglia di prosecco, il barista sempre più irritato anticipa: sono 4 euro!

Il tipo ci pensa, annuisce con la testa e si volta verso la vetrina. 

Passano una ventina di minuti in cui il vino non arriva, i soldi nemmeno e penso che forse potrei pagargli il vino, poi penso anche che forse sarebbe meglio un panino, poi decido di lasciar perdere e assieme alla collega restiamo ad osservare l'evolversi della situazione.

Il tipo sembra spazientirsi, borbotta qualcosa e poi esce senza salutare lasciando sul tavolo una serie di fazzoletti sporchi e a terra delle carte appallottolate.

A quel punto, mentre la ragazza passa a ripulire, e disinfettare, il barista commenta: è già il terzo da stamattina, gli porti l'ordinazione e poi se ne vanno senza pagare! Ora con tutto il buon cuore possibile, possiamo noi permetterci sei o sette clienti così ogni giorno?

Nessuno parla, ma chiaramente no, e il barista prosegue: e quando va bene lasciano solo sporco, a volte vanno in bagno e non ti dico cosa trovi quando escono.

La situazione è al limite, oltre il limite direi. Mi metto nei panni del barista che è lì per lavorare e mica può fare il suo lavoro a questo modo.


E' una situazione che non si risolve, destinata a ripresentarsi identica ogni giorno, in ogni bar attorno alla stazione; apri al mattino e trovi vomito e cartoni davanti alla saracinesca e arrivi sperando di non trovare la serranda forzata. E quando va bene qualcuno ha usato i vasi delle siepi come gabinetto e passi una buona mezz'ora a ripulire tutto. E con l'arrivo del caldo peggiora.

Si lavora così?

8 commenti:

  1. Quella gentaglia bisogna buttarla a calci nelle palle nel loro paese di origine,ho assistito anch'io a una roba del genere alla stazione di Padova,possibile che non si riesca a capire che quella è quasi tutta porcheria,qua non è un problema di razzismo,per me bianchi,neri,verdi è uguale,basta che ti comporti in maniera civile nel paese che ti ospita,altrimenti fuori dai coglioni,ma cosa diavolo stanno facendo i nostri caporioni??

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    1. nell'attesa c'è un fuggi fuggi dei negozianti da certe zone

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  2. bene, vedo che almeno la parola caporioni, sponsorizzata da NOI, del partito degli under 70.000 comincia a prender piede.
    Ora i caporioni attuali se ne fottono del loro bobbolo che li vota, altrimenti dovrebbero documentarsi su come vivevano i mortidifame quando erano la maggioranza assoluta e ripristiniare almeno i vespasiani in onore alle nostre origini latine evitando tanti sconci riservati agli occhi dei non mortidifame odierni

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  3. Per non dire di quei negozi dove magari c'è una donna da sola, dove arrivano continuamente questuanti.

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    1. Come nella libreria della stazione. Sono stato 15 minuti ed è passata una fauna di squilibrati che ero perfino imbarazzato per la ragazza sola in cassa

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  4. Lo stato doveva essere meno indulgente da subito. Qui funziona così e se non rispetti le regole sarai richiamato. Invece siamo noi a dover sopportare e subire angherie di ogni genere e se intervieni ti dicono che sei razzista. La situazione è sempre più grave.

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    1. Recentemente sono stato a Lugano ed anche li ci sono situazioni complesse, ma vengono affrontate con sollecitudine e cspacita di risoluzione. Due cose che qui mancano totalmente

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