mercoledì 25 giugno 2025

Le persone rovinano le cose belle

E' risaputo, ai genovesi i concittadini celebri stanno sul cazzo, li invidiano. Per esempio a Paganini, uno dei più famosi violinisti del suo tempo, è stata demolita la casa. Quasi lo stesso con Colombo. Poi c'è la questione della reggia del principe Andrea Doria. Qui non si poteva demolire nulla, anche se gli Alleati ci hanno provato in più occasioni. Quindi la soluzione adottata è l'incuria e la decontestualizzazione.
All'interno del porticato un tempo si intrattenevano gli ospiti importanti, che arrivavano via mare. Luogo di eleganti delizie che anticipava i giardini della reggia, ricchi di fontane e statue.
Oggi spazzatura, posteggi, impalcature ed inferriate arrugginite proteggono l'officina meccanica che ha occupato l'imbarcadero.
In questo dipinto di James Holland della metà dell'ottocento, si vede ammiccare il loggiato marmoreo della reggia, in riva al mare. In meno di cento anni sarà trasformato in un ingombro sotto strada contro cui ammassare ogni tipo di immondizia. Dubito sarà possibile tornare indietro.

martedì 17 giugno 2025

Là in mezzo al mar, ci sta un camin che fumano


La nebbiolina che si vede all'orizzonte tutto è tranne che innocuo vapore, ma è lo scarico dei fumi di tre navi da crociera. Quindi se pensate al mare come luogo salutare e salubre, scordatevelo. Nel dettaglio, la chat GPT adeguatamente interrogata fornisce questi elementi, direi preoccupanti:

"Le navi da crociera sono tra i mezzi di trasporto più inquinanti, superando anche le auto in termini di emissioni di inquinanti atmosferici. Un singolo passeggero su una nave da crociera produce mediamente quattro volte più anidride carbonica di un viaggiatore in aereoInoltre, le navi da crociera emettono grandi quantità di polveri sottili, tanto che una nave ne emette quanto un milione di automobili in un giorno".

Nel dettaglio:
Emissioni di gas serra:
Le navi da crociera, che utilizzano principalmente combustibili pesanti, emettono grandi quantità di anidride carbonica, ossidi di azoto e ossidi di zolfo. Queste emissioni contribuiscono al riscaldamento globale e all'acidificazione degli oceani.

Inquinamento atmosferico:
Le navi emettono anche particolato, causando un'elevata concentrazione di inquinanti in aree portuali e costiere. Le emissioni di ossidi di zolfo, in particolare, sono molto elevate.

Inquinamento da rifiuti:
Le navi da crociera producono grandi quantità di rifiuti, tra cui plastica, acque reflue e altre sostanze potenzialmente dannose. Sebbene siano in vigore norme internazionali per la gestione dei rifiuti, molte navi non seguono correttamente le procedure.

Impatto sugli ecosistemi marini:
L'inquinamento da parte delle navi da crociera può avere effetti negativi sugli ecosistemi marini, compromettendo la salute degli organismi viventi e danneggiando l'ambiente. Inoltre, le collisioni con cetacei sono un problema crescente.

Inquinamento acustico:
Le navi da crociera possono causare inquinamento acustico, disturbando la fauna marina e alterando il comportamento degli animali.

Ancora più nel dettaglio:

Nel 2023, il traffico di navi da crociera nel porto di Genova ha visto un aumento significativo, con 340 toccate nave che hanno portato 1.698.639 crocieristi, di cui 624.997 come "home port" (partenza e arrivo della crociera) e 1.073.642 come transiti.

Considerazione finale: forse erano meglio le acciaierie di Cornigliano degli anni '80.



giovedì 12 giugno 2025

Più a lungo rimani sul treno sbagliato, più costoso sarà tornare indietro

Ed eccola qui!


La nuova giunta in gran lustro per il giorno della Repubblica Italiana; tutti in posa come fossero al matrimonio della cugina ricca. Con il neosindaco, fascia tricolore d'ordinanza, il deposto doge sindaco, mestizia e sconforto, divenuto il Presidente di Regione, il precedente Presidente di Regione non c'è, perché è ai lavori socialmente utili, da qualche parte, oppure a patteggiare.


Insomma niente di nuovo sotto il gonfalone, perfino gli scenari ed il fondale della commedia sono gli stessi di molti molti regimi precedenti, che non bastarono i giacobini a dar potere al popolo, se poi il popolo di detto potere se ne fotte. Le stanze del Palazzo tali restano pure oggi, restaurate e rispolverate per le occasioni solenni. E se trecento anni fa l'oligarchia portava un manipolo di prodi a governare il mediterraneo rendendo la Repubblica (di Genova) quella che ben tutti sanno, oggi un manipolo di neo eletti, inerpicato sulla stessa scala, è pronto a disfare quasi ogni passo della giunta precedente, a smentire, a smontare, cose che nemmeno Penelope saprebbe fare. Tutto pur di mutare la direzione a destra intrapresa, e poi "queste sono un'eredità della vecchia giunta", detta di qualsiasi rogna, funziona sempre. Il costo di tutto questo fai e disfa? Non è dato saperlo. Ma è il pensiero che conta.

venerdì 6 giugno 2025

La felicità da fastidio

E' indubbio, la società attuale è attraversata da diversi tipi di paranoie, ansie ed insicurezze. Me lo ripetevo l'altro giorno mettendo insieme una serie di notizie di cronaca.
In Italia, si stima che tra 1 e 2 milioni di persone siano affette da ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività). Ma secondo me sono molte di più.
Lo verifico ogni giorno; mi basta uscire di casa prendere la metropolitana ed ascoltare i discorsi della gente, vedere cosa dimentica, ovunque: le chiavi nella macchina, lo zaino sulla panchina, la bicicletta al parco, il cane al supermercato, il figlio in auto o all'asilo.

Cosa abbia amplificato tutto ciò non mi è dato saperlo. Ma dire: è tutta colpa dei furbofoni e dei social, sarebbe facile e demagogico. Anche se in molti suggeriscono che l'uso eccessivo degli smartphone può peggiorare i sintomi dell'ADHD e aumentare il rischio di sviluppare dipendenza. Lo scrolling infinito, ad esempio, può portare a un peggioramento dell'iperattività e della disattenzione, mentre la dipendenza da social media può interferire con la vita quotidiana e la salute mentale.
Ma possibile che uno stupidissimo dispositivo abbia un potere così grande? 
Cosa abbiamo sottovalutato?


Questo preambolo per dire che ultimamente ho notato un eccesso di esposizione della felicità, sui social non c'è profilo in cui non traspaia l'esigenza di mostrare al mondo quanto si stanno divertendo. Una felicità esibita come status, e declinata nei luoghi simbolo: spiagge esclusive, locali vip, yacht e auto di lusso, accessori griffati, selfie a trentadue denti. Tutto condito da super commenti d'invidia degli 'amici'. 
Ed in questo c'è il martellare perenne del mondo del marketing, che serve a far vetrina, utile al commercio per vendere. Quindi sempre più spesso sento gente che rosica quando vede gli altri sereni, facendosi i film su vite che nemmeno conoscono.

Poi penso a Spinoza, che già alla metà del '600, osservava che «per l'invidioso nulla è più gradito dell'infelicità altrui, nulla è più molesto della felicità dell'altro».
Quindi amplifichiamo qualcosa che è nell'animo umano, così invece di crescere in consapevolezza, regrediamo in imbecillità.