sei bravo nel tuo lavoro, e ti danno una promozione, quindi una mansione di maggior responsabilità.
La svolgi al meglio, ti impegni e quindi hai ancora una promozione; questo fino ad arrivare al culmine, in cui ti danno compiti che non sai fare, ed a quel punto diventi un dirigente incapace.
Ma a nessuno verrà mai in mente di rimuoverti da quell'incarico, al massimo potrai chiedere il trasferimento e proseguire le tue incapacità in qualsiasi altro settore.
Prima o poi, in tutte le cariche pubbliche per come sono strutturate, qualcuno arriverà a un posto di dirigenza senza averne le competenze o le capacità, ma solo per anzianità di servizio o per raccomandazione o perché è bravo a leccare i culi. Poi arriva il pensionamento e si salvano, lasciando il posto al prossimo incapace.
Dicono sia una regola base.
il privato è costretto a gestire bene le sue risorse umane, altrimenti va in fallimento.
RispondiEliminaPer il pubblico, NOI, del partito degli under 70.000 abbiamo abolito le elezioni amministrative, e facciamo ruotare i commissari governativi dopo 5 anni da una regione all'altra, premiando i migliori quando recuperano amministrazioni disastrate, abbiamo abolito l'assistenza sanitaria pubblica e reintrodotto le casse mutue, io lavorando sempre nel privato avevo l'Inam, considerata la mutua dei mortidifame, eppure se avevi l'influenza eri visitato a casa, addirittura ti curavano i denti, mentre adesso si son inventati l'addizionale irpef regionale, ma per un esame aspetti 6 mesi e per i denti paghi er dentista etc.
Son tutte cose sperimentate da NOI anziani onesti forse i caporioni non le conoscono e tirano avanti predicando dai vari pulpiti e autoamentandosi le prebende finchè durs
ancora oggi chi approda al posto pubblico ha 'appeso il cappello'
Eliminachi può avere tutte le competenze e capacità?
RispondiEliminaoccorre la squadra.
lieto giorno
vero, e ci vuole una buona regia
Eliminaciao GrattaGrattaPoe
esatto.
Eliminaciao
Non solo pubblico ma anche privato. Anche lì massonerie, potentati religiosi e altro possono favorire fulgide carriere di emerite nullità e lasciare nell'ombra onesti e capaci lavoratori, anche in barba ai reali interessi dell'azienda. Pubblico non è bello ma... il privato non brilla di certo.
RispondiEliminaE' vero che anche nel privato esistono massonerie e caste; ma basta che ci siano le garanzie sindacali minime (a volte manco quelle); tuttavia per una questione di etica, nel pubblico dovrebbe vigere la meritocrazia, non fosse altro che per il fatto che sono stipendi pagati con i soldi della comunità.
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